venerdì 2 novembre 2012

Nelle ceneri dei rifiuti svizzeri c'è un tesoro di metalli

Nell'inceneritore "Waste to Energy" di Kezo a Hinwil nel Cantone di Zurigo e' stato realizzato il primo sistema al mondo che recupera dalle ceneri secche i metalli ferrosi e non ferrosi. In tal modo, dalle ceneri vengono separati metalli preziosi o importanti come oro, argento, palladio, alluminio, rame, zinco, venduti alle fonderie, che ne fanno dei lingotti da rimettere sul mercato. La cenere, invece, viene riutilizzata nelle opere civili.


Nasce alla Magaldi di Salerno il primo sistema - chiamato Eco Belt Wa - che contribuisce al recupero di metalli ferrosi e non ferrosi, compresi quelli preziosi, dalle ceneri secche prodotte dagli inceneritori. La prima applicazione al mondo della nuova tecnologia è partita da poco nell'inceneritore svizzero '' Waste to Energy '' di Kezo, nel cantone di Zurigo. Per raffreddare le ceneri pesanti dei rifiuti, l'Ecobelt Wa utilizza aria e non acqua, e questo permette di separare dalle ceneri i metalli anche nelle parti microscopiche delle sostanze inerti. Così, dalla monnezza elvetica, l'impianto recupera oro, argento, palladio, alluminio, rame, zinco. Che poi vengono venduti alle fonderie e rimessi in circolazione sotto forma di lingotti. 


Mentre la cenere può essere riutilizzata nelle opere civili, contribuendo a ridurre il continuo ricorso alle risorse naturali per produrre materiali da costruzione. Solo nella Confederazione Elvetica sono già attivi 27 inceneritori che trasformano i rifiuti nell'elettricità sufficiente per circa 250 mila famiglie. Secondo il parere degli esperti, tra cui spicca l'illustre nome dell'emerito Giovanni Caldara, nei prossimi dieci anni la maggior parte dei termovalorizzatori europei potrebbe essere equipaggiato con sistemi del tipo di quello messo a punto dalla Magaldi. Azienda dove lavorano 220 persone, di cui ottanta sono ingegneri.

Nessun commento:

Posta un commento