lunedì 3 settembre 2012

Un algoritmo di Google trova gli oggetti all'interno dei video

Google vuole che la Rete impari da sola a guardare cosa viene caricato nei milioni di video quotidianamente invadono il Web. In modo da individuare cosa c'è nelle immagini, anche se l'autore non l'ha specificato nel titolo, nella descrizione o nelle tag. Per l'utente, cosa cambia? Nulla dal punto di vista dell'interazione, semplicemente entro poco tempo, il motore di ricerca di Mountain View sarà in grado di cercare degli oggetti nei video e nelle foto. Il colosso ha depositato un brevetto per l'algoritmo 'Automatic large scale video object recognition' (riconoscimento automatico su larga scala di oggetti video).  I primi contenuti a passare sotto la 'lente' del nuovo software dovrebbero essere i filmati inseriti su You Tube, piattaforma broadcasting da qualche anno di proprietà di 'Big G'. Il sistema dovrebbe così aggiungere dei 'tag', ovvero etichette che segnalano ad esempio la presenza di un gatto, o di un particolare monumento, il che consentirebbe di effettuare ricerche non più solo sul titolo, ma anche sul corpo stesso del video. Inizialmente dovrebbero essere cinquantamila le parole-chiave caricate. Ma l'algoritmo ha già suscitato la preoccupazione delle associazioni di tutela della privacy. A preoccuparle, è soprattutto una possibile espansione: "Ancora una volta gli utilizzatori perderebbero il controllo di cosa succede con i loro dati",  ha dichiarato al '' Daily Mail '' Nick Pickles, direttore della ong Big Brother Watch. Continua Pickles: "Se ad esempio venisse aggiunta a un video l'informazione sul luogo dove è stato girato, magari tramite il riconoscimento di un monumento famoso, Google sarebbe in grado associare all'identità di chi l'ha caricato molte più informazioni, come dove è stato o se ha degli animali. Questo tipo di potere non dovrebbe essere permesso senza il consenso dell'utente".

1 commento:

  1. Ma ormai siamo super controllati e la privacy è diventata utopia pura

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