mercoledì 5 settembre 2012

Tumore al polmone: migliorare l'efficacia della Tac

La tac spirale, esame consigliato ai forti fumatori per la diagnosi precoce del tumore polmonare, individua molte lesioni anche piccolissime, ma non ha alcun effetto sulla mortalità specifica, probabilmente perchè scopre gruppi di cellule anomale senza essere in grado di distinguere tra quelle che diventeranno un pericoloso tumore da quelle che hanno un comportamento assai meno preoccupante, analogamente con quanto si verifica con qualche test utilizzato per la diagnosi precoce del tumore della prostata e forse anche della mammella. Infatti, chi ottiene un risultato dubbio, è comunque spesso sottoposto ad altri esami e terapie che possono avere effetti anche gravi e che incidono sulla mortalità, con il risultato che, nelle statistiche, a parità di condizioni non ci sono differenze tra chi effettua il test e chi no. Al suo posto, però, potrebbe presto arrivare un esame del sangue molto più economico e innocuo, ma soprattutto molto più affidabile. A stabilire l'utilità della Tac spirale è stato lo studio Mild, condotto presso l'Istituto dei Tumori a Milano dal team medico coordinato dal dottor Ugo Pastorino. Per cinque anni, tra il 2005 e il 2011, più di quattromila accaniti fumatori sono stati sottoposti all'esame una volta ogni anno o ogni due anni, oppure solo osservati. Si è così scoperto che la Tac spirale effettivamente rileva molte lesioni ma quando si analizza la mortalità si nota che non c'è differenza tra quella registrata nel gruppo di controllo e quella dei volontari che fanno l'esame ogni due anni (pari allo 0,109%), mentre essa raddoppia quando la Tac viene eseguita annualmente (0,216%). Ma i ricercatori dell'Int hanno in mente un'alternativa: un esame sulle variazioni di alcuni piccoli frammenti di materiale genetico (microRna) capaci di indicare la presenza di un tumore due anni prima della Tac, e di predirne l'aggressività. Per convalidare in modo definitivo il test, in studio da anni, l'Istituto ha appena lanciato lo studio Biomild, che dovrebbe arruolare 4.000 fumatori o ex fumatori, da seguire per almeno un triennio. Chi volesse partecipare può scrivere a info@biomild.org o consultare il sito web all'indirizzo www.biomild.org

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