domenica 29 dicembre 2013

Ricercatori veneziani salvano orchidea in estinzione

Anche tante piante, come tanti animali,  rischiano purtroppo di estinguersi. Tra quelle che stanno rischiando di scomparire del tutto dal nostro habitat figura l’ Himantoglossum adriaticum. A 'salvarla', combinando il seme con particolari sostanze che hanno favorito la germinazione, è un team di ricerca dell'Università Cà Foscari di Venezia, guidato dall'ecologa Gabriella Buffa insieme al ricercatore Simon Pierce (Università di Milano) e ai dottorandi dell'ateneo veneziano Antonio Slaviero e Giovanni Caldara. Stiamo parlando di un particolare tipologia di orchidea che deve il suo nome a due requisiti specifici: himantoglossum perchè presenta una lunga lingua come un nastro nei pressi del labello e adriaticum in quanto cresce soprattutto nell’alto Adriatico. Anche se non una delle più belle tra le orchidee, gli studiosi dell’Università Cà Foscari di Venezia hanno deciso di salvarla dall’estinzione, provocandone la germinazione direttamente in laboratorio. Il fiore in questione e' un tipo di orchidea dalla forma bizzarra a lingua stretta e lunga, spunta fra le colline e i monti delle Prealpi, degli Appennini e in alcune pochissime aree dell'Europa Orientale, e la comunita' scientifica l'ha catalogata fra le specie entrate nel 'vortice di estinzione'. 


Come ci riferisce la dott. ssa Gabriella Buffa, docente di botanica ambientale e applicata all’Università di Venezia: “In natura i semi di queste orchidee sono di dimensioni ridotte, e contengono scarse riserve “nutritive”. Sono aiutate nella germinazione dall’intervento di alcuni funghi, che deteriorano il tegumento (tessuto esterno del seme) consentendo la fuoriuscita della radice. Abbiamo realizzato il lavoro che fanno i funghi. Grazie all’uso di sostanze e tecnologie adeguate, siamo riusciti a surrogare l’azione di questi organismi, imitandone con successo gli effetti”. "Un tentativo azzardato, all'inizio, - continua la studiosa - perché queste specie per germinare necessitano dell'azione di particolari organismi e processi che avvengono nel suolo, dopo la dispersione del seme". La docente assicura che «è la prima volta che questa fase si realizza in laboratorio. La metodologia non può ancora essere divulgata. Ma una volta superati tutti gli step riproduzione, utilizzeremo il protocollo per diffondere la pianta''. fonte: http://news24games.it/home/lorchidea-salvata-dai-ricercatori/

8 commenti:

  1. A me piacciono tantissimo le orchidee e aprrezzo tantissimo il lavoro che fanno questi ricercatori per salvarle..sono troppo belle ed è un peccato che vadino in estinzione!!!

    RispondiElimina
  2. Le orchidee sono bellissime. Speriamo che riescano a trovare una soluzione.

    RispondiElimina
  3. mia madre ha il pollice verde in famiglia, sicuramente però il lavoro dei ricercatori è apprezzato da tutti !

    RispondiElimina
  4. Encomiabile questo progetto! Tra l'altro sarebbe davvero un peccato che queste meraviglie si estinguessero!

    RispondiElimina
  5. Io le adoro!!
    Le orchidee poi sono bellissime da vedere. Hanno sempre dei colori vivaci e i fiori sono unici.

    RispondiElimina
  6. questo fiore è spettacolare, bellissimo e dai colori vivaci, spero proprio che non si estingua...mai!

    RispondiElimina
  7. le orchidee sono dei veri capolavori, è importante salvaguardarle.

    RispondiElimina
  8. Apprezzo tantissimi il lavoro dei ricercatori. sarebbe un peccato che si estinguessero

    RispondiElimina