martedì 23 ottobre 2012

Il sistema crittografato della nuova piattaforma di DotCom: '' Mega ''

La nuova piattaforma di con-divisione dei contenuti multimediali che nascerà dalle ceneri del chiuso e defunto Megaupload si chiama '' Mega'': sarà operativa entro la fine del 2012. L'annuncio è stato comunicato dal 'boss' Kim DotCom. Il nuovo Mega avrà un funzionamento analogo a Megaupload. Gli utenti, infatti, potranno nuovamente caricare i propri files, conservarli on line e condividerli con gli altri utenti. Tuttavia il nuovo sistema consentirà una maggiore protezione dei files in questione. Come ha raccontato a Wired l'inarrestabile e gigantesco DotCom, il quale sino ad ora è riuscito a evitare l'estradizione agli Usa a seguito delle accuse di violazione dei diritti d'autore, di riciclaggio di denaro e altre facezie, in caso di raid da parte delle forze governative non potrà essere sequestrato un bel nulla. Mega infatti sarà in grado di superare i tradizionali problemi legati ai servizi di cloud storage. I files saranno crittografati direttamente dal browser degli utenti mediante l'algoritmo Advanced Encryption Standard. Questi ultimi riceveranno una keyword che permetterà di sbloccarli. Saranno gli utenti stessi a controllare l'accesso ai propri dati. In questo sistema sarà impossibile per Mega sapere che genere di files stia ospitando. E non potrà nemmeno esserne ritenuta responsabile. "Se vengono persi i server, se il governo arriva e violenta un data center, se qualche hacker entra nei server tentando di rubarne il contenuto, non otterrà nulla. Qualsiasi cosa sia caricata sul sito, rimane inaccessibile e privata senza la chiave d'accesso" ha spiegato il guru. Per assicurare la reperibilità dei files, inoltre ci saranno due set di server ridondanti, ubicati in nazioni diverse. In questa maniera, se ne verrà sequestrato uno (o se subirà una catastrofe naturale o qualsiasi altro evento) i dati saranno sempre accessibili dall'altro. "Così è impossibile essere soggetti agli abusi che abbiamo subito negli Stati Uniti d'America" spiega Ortmann, un collaboratore di Kim Dot Com. Il grosso Kim è finito dietro le sbarre per poi ottenere gli arresti domiciliari nella sua villa dorata in Nuova Zelanda. La causa contro di lui andrà sicuramente avanti per molto tempo ma la faccenda non pare averlo abbattuto più di tanto. Anzi sembra che abbia sortito l’effetto opposto considerando che Kim è ancora più battagliero di prima. Kim Schmitz era stato arrestato con l’accusa di aver guadagnato oltre 175 milioni di dollari da attività criminali e provocato perdite per oltre mezzo miliardo di dollari ai detentori dei diritti d’autore. Dopo l'arresto, il processo, la scarcerazione, l'hacker ha tante nuove idee imprenditoriali. L’idea di base è quella per cui ogni intermediazione tra autori e utenza possa decadere: Kim Dotcom intende dar vita ad una piattaforma nella quale gli artisti possono rivolgersi direttamente al proprio pubblico con la garanzia di poter detenere il 90% degli introiti.

Nessun commento:

Posta un commento