martedì 30 ottobre 2012

Il cibo biologico non è più nutriente di quello convenzionale

Magari sarà più in sintonia con la natura e anche più buono, tuttavia il cibo biologico non è più nutriente. "Tra prodotti organici e convenzionali non c'è alcuna differenza, se si considerano gli effetti sulla salute" afferma Dena Bravata facente parte dell'università di Stanford, la quale col suo team ha analizzato i dati su frutta, verdura, cereali, carne, latte, polli e uova ottenuti con i criteri bio, confrontandoli poi con i valori dei prodotti convenzionali.

Non c'è alcuna vitamina in più, né maggiori concentrazioni di proteine, si legge nel rapporto pubblicato oggi su '' Annals of Internal Medicine ''. Laddove i prodotti biologici risultano superiori è invece in un rischio di contaminazione con i pesticidi ridotto del 30 per cento. Mentre poi la presenza di batteri è equivalente nelle due categorie di prodotti, i batteri trovati in polli e maiali bio risentono meno del fenomeno della resistenza agli antibiotici. Una delle regole dell'allevamento organico infatti è l'utilizzo ridotto al minimo di questa categoria di farmaci.


In Europa, analoghi risultati erano stati raggiunti nel 2009 da una ricerca effettuata dalla Food Standards Agency inglese. Come nel rapporto americano, anche lo studio inglese non faceva registrare alcun beneficio dal punto di vista nutritivo, fatta eccezione per una maggiore presenza di fosforo nei prodotti biologici. Ma dal momento che le carenze di questo elemento sono praticamente inesistenti nella popolazione umana ("possono essere determinate solo da uno stato prossimo alla morte per fame"), secondo lo studio Usa "questo dato non ha rilevanza clinica". In un laboratorio danese nel 2008 alcune cavie erano state nutrite per due anni con cibi organici. Ma neanche i loro test avevano mostrato miglioramenti a livello di minerali o vitamine.

Dei 237 studi presi in considerazione oggi dai ricercatori di Stanford, la stragrande maggioranza era stata condotta sui prodotti di agricoltura e allevamento. Le rare analisi applicate direttamente alla salute delle persone abituate a consumare cibi biologici non avevano mostrato alcuna riduzione di allergie, né di infezioni batteriche. È bastato invece che un gruppo di bambini messo sotto esame seguisse per 5 giorni una dieta biologica affinché il livello di residui dei pesticidi nelle urine diminuisse significativamente.

Il dotto. Flavio Paoletti, esperto dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, fa notare quanto eterogenei siano i risultati delle ricerche svolte fino ad adesso. "La tendenza che abbiamo osservato - afferma bilanciando i risultati di Stanford - è un lieve vantaggio dei prodotti biologici per quanto concerne i valori di vitamine e antiossidanti". Nell'agricoltura organica, spiega lo scienziato, "si utilizzano meno fertilizzanti contenenti azoto. La pianta riduce la sintesi di sostanze azotate e si orienta di più verso un metabolismo legato ai carboidrati. Ed è proprio da questo secondo percorso che derivano le vitamine" Ma "dare orientamenti certi ai consumatori con i dati che abbiamo in mano - conferma Paoletti - è purtroppo impensabile".

1 commento:

  1. 30% in meno di pestidici mi pare poco ma cmq sono quelli a dare i principali problemi di salute negli alimenti freschi, poi sui conservanti non parlo... :)

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