lunedì 12 novembre 2012

Riciclare rifiuti umidi per ottenere benzina a metà prezzo

Un rimedio ecologico che sfrutta i rifiuti umidi, gli scarti agricoli, le colture non usate a fini alimentari ma anche le alghe e altre sostanze biologiche per produrre un carburante che costerà la metà. Quindi non si tratta soltanto di un bene per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche. La tecnologia innovativa per la produzione del biofuel è stata presentata dagli studiosi del Gas Technology Institute nel corso del meeting della American Chemical Society tenutosi a Philadelphia.

Funzionamento: grazie ad alcuni particolari catalizzatori chimici brevettati, gli impianti sono in grado di produrre idrogeno partendo dalla materia prima e poi convertirlo in benzina, diesel e perfino in carburante per jet. Il meccanismo si chiama ''Idropirolisi'' e ''Idroconversione Integrata''. Permetterà di ridurre il costo del combustibile risultante in due dollari al gallone, ovvero quaranta centesimi di €uro al litro, come dice il Dipartimento per l'Energia statunitense.

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E' un'iniziativa che pare destinata a prendere piede rapidamente, come evidenzia Martin Link, uno dei progettisti, il quale afferma: «I risultati ottenuti ci dicono che il processo è credibile, entro il 2014 avremo degli impianti capaci di produrre fino a ottanta mila litri di carburante al giorno, e in poco tempo dovremmo arrivare a 1,2 milioni di litri».

Anche nel nostro Paese ci sono stati forti investimenti in questa direzione: entro fine anno sarà attivo il primo impianto al mondo di bioetanolo di nuova generazione a Crescentino, paese in provincia di Vercelli, a opera del colosso chimico tortonese Mossi & Ghisolfi – azienda leader nella produzione di Pet (il materiale delle bottiglie di plastica) che ha deciso di puntare tutto sulla sostenibilità e che, dopo 5 anni di sperimentazioni e grazie a 100 giovani ricercatori provenienti da 10 diverse università, è pronto a produrre il suo biocarburante ottenuto dalla paglia di riso e dagli scarti della canna da zucchero che ridurrà le emissioni di CO2 di settantamila tonnellate. 

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