venerdì 10 agosto 2012

A Losanna realizzano l'algoritmo anti-'bufale', anti-spam e anti-terrorismo

Nasce un algoritmo 'antibufale' realizzato da alcuni ricercatori del Politecnico di Losanna i quali, sulle pagine della rivista 'Physical Review Letters', spiegano come la matematica possa essere usata sia per "pulire le notizie" sia come "un'arma potentissima anche nel mondo reale per arginare un'epidemia o per fronteggiare un attacco terroristico". "Grazie al nostro sistema, è possibile rintracciare la fonte di tutto ciò che circola in un network solo 'ascoltando' un numero limitato di membri di questa rete", afferma Pedro Pinto, uno dei ricercatori del Laboratorio di comunicazione audiovisiva del Politecnico di Losanna che hanno creato l'algoritmo. Ma qual è il meccanismo? Facebook: voci incontrollate sul proprio conto che arrivano alla lista dei contatti amici. Come risalire alla fonte? "Basta guardare i messaggi ricevuti da 15 amici della rete e, tenendo conto del fattore tempo, il nostro algoritmo può ricostruire il percorso dell'informazione fino alla fonte", aggiunge Pinto. Allo stesso modo questo metodo può essere usato per identificare l'origine dei messaggi di spam o dei virus informatici usando pochissime 'cimici' nella rete. E non si tratta solo di annunci sulla carta. Perché l'efficacia dell'algoritmo è stata testata anche nel mondo reale. Questo metodo matematico è risultato utile nella lotta al terrorismo, riuscendo a identificare una delle menti dell'attacco dell'11 settembre. Ci si è riusciti analizzando alcune telefonate scambiate nella rete dei terroristi e pubblicate poi sui giornali.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. ciao, so che sei sensibile alla tematica, beh, speriamo sia utilizzata soprattutto sul tema terrorismo.

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