venerdì 29 giugno 2012

Le qualità sottovalutate delle scimmie: pensano e organizzano

Si pensa che gli umani siano una razza superiore. Difficile però pensarlo del tutto quando scopri che un orango ha più memoria di te. O che i babbuini sanno distinguere tra parole di senso compiuto e sconclusionate, forse anche meglio di un bambino di cinque anni. Le scimmie sanno fare moltiplicazioni e assaporare la gratificazione di un istante più a lungo di noi. Sono in grado di fare progetti, pianificare, organizzare il quotidiano in prospettiva futura. Mostrano empatia nei confronti dei consimili e sfruttano i punti deboli dell'altro a proprio vantaggio. Dividono ciò che hanno con gli altri membri del branco. Sono come noi, forse anche meglio. E intelligenti più di quanto pensiamo. Tanto che la scienza di questa intelligenza non smette di stupirsi. Ogni anno, sottolinea Josep Call del Max Planck Institute, in Germania, gli studiosi di tutto il pianeta effettuano studi che mirano a scoprire nuove capacità, doti inaspettate, sorprendenti punti di contatto con l'essere umano. Secondo l'ultima analisi dell'istituto tedesco, il DNA del bonobo differisce dal nostro appena dell’1,3% e lo dimostra il fatto che questi animali, secondo i dati raccolti dai ricercatori, sono in grado di porsi obiettivi di vita precisi e poi perseguirli, come noi. Certo, non stiamo parlando di progettualità a lungo termine né di pianificazioni complesse. Le scimmie concepiscono il futuro in termini di immediato ottenimento di cibo. Ma se intuiscono che, a fronte di una determinata operazione, per loro si prospetta un premio, fanno di tutto per raggiungere il traguardo. "La questione non è cosa pensano. Ma "come" pensano”, dice Brian Hare della Duke University. Che si chiede addirittura se i primati non si interroghino su cosa pensano le altre scimmie. La prova che questi animali siano più intelligenti e sociali di quel che pensiamo cresce anno dopo anno. Anche perché il numero degli studi sulle scimmie è raddoppiato negli ultimi anni, complice l’evoluzione tecnologica e neuroscientifica che permette ai laboratori di condurre esperimenti approfonditi. Agli orango e ai bonobo, in Germania, sono ad esempio stati forniti 8 strumenti di giuoco differenti, due dei quali li avrebbero aiutati a procurarsi del cibo. Ma nel momento in cui l’animale avrebbe dovuto ricevere il premio, i ricercatori lo hanno costretto ad attendere per 14 ore. Quando la scimmia ha capito che sarebbe stata portata via, ha afferrato lo strumento per tenerlo con sé, così da poterlo usare il giorno dopo, e si è ricordata di esso anche l’indomani, dopo aver dormito una notte intera. L’obiettivo e i passaggi necessari per raggiungere il target erano dunque ben chiari e fissati nella mente dell'animale. "E’ un meccanismo simile alla preparazione della valigia il giorno prima di una partenza. Si tratta di una nostra abilità fondamentale ed è importantissimo averla riscontrata anche nei primati". 

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